Nuovo padiglione casa circondariale Rebibbia, Roma
AMPLIAMENTO DEL COMPLESSO MEDIANTE LA REALIZZAZIONE DI UN NUOVO PADIGLIONE DETENTIVO
COMMITTENTE: Ministero della giustizia - Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria
PERIODO DI COSTRUZIONE: In corso
CITTA': Roma
L'intervento interessa la Casa Circondariale “‘Nuovo Complesso” di Rebibbia a Roma e prevede l’ampliamento del Complesso mediante la realizzazione di un nuovo padiglione detentivo di capienza pari a 400 posti, posto all’interno del muro di cinta.
L’opera in questione rientra nel “Piano per fronteggiare la situazione di emergenza conseguente all’eccessivo affollamento degli Istituti penitenziari presenti sul territorio nazionale. Il piano ha individuato l’elenco degli interventi di ampliamento sia sulla base dei dati relativi al fabbisogno ricettivo su scala nazionale, sia a seguito di valutazioni tecnico/funzionali delle possibilità di incremento della capienza dei singoli Istituti esistenti.
In particolare, l’art. 8 del Piano chiarisce come gli interventi di ampliamento sono stati previsti unicamente dove le strutture esistenti offrono disponibilità di aree di sedime e, nel contempo, strutture di servizio capaci di soddisfare l’aumento della ricettività. L’intervento di Rebibbia è, nell’ambito del “Piano Straordinario”, l’unico che rientra nella previsione progettuale originaria dell’intero Istituto penitenziario.
La località di Rebibbia fu scelta tra gli anni 1936 e 1938, per la costruzione dei complessi penitenziari, secondo un primo progetto unitario del quale, prima della guerra, furono realizzati il carcere femminile e una porzione della casa penale maschile.
Successivamente, sull’area già espropriata, fu costruita la Nuova Casa Circondariale Maschile secondo un progetto variato rispetto a quello redatto prima della guerra.
Il progetto della Nuova Casa Circondariale Maschile fu elaborato nel 1960, dopo l’ottenimento di tutte le necessarie approvazioni e autorizzazioni, e prevedeva la realizzazione di quattro padiglioni detentivi stellari, denominati “G9”, “G10”, “G11” e "G12”, oltre ad altri numerosi edifici.
Nel 1970 la costruzione del complesso penitenziario fu ultimata, ad eccezione del padiglione G10, che, sebbene previsto in progetto, non fu realizzato per insufficienza di fondi.